APPROVATO IL DL RISCOSSIONE. I CITTADINI AVRANNO PIÙ TEMPO PER PAGARE.

APPROVATO IL DL RISCOSSIONE. I CITTADINI AVRANNO PIÙ TEMPO PER PAGARE.

Dal 1° gennaio 2025 l’Agenzia delle entrate Riscossione adotterà modalità diverse per la riscossione dei debiti dei cittadini. Vediamo come.

ESTENSIONE DEL NUMERO DI RATE.
Il numero massimo di rate passa da 70 a 120.

Inoltre l’art.19 del DPR 602/1973 è stato modificato prevedendo due casistiche differenti:
– il contribuente dichiara di “versare in temporanea situazione di obiettiva difficoltà”;
– il contribuente attesta la propria situazione temporanea di obiettiva difficoltà.


Per debiti inferiori o pari a 120.000 euro, per chi dichiara di “versare in una temporanea situazione di obiettiva difficoltà” è previsto un aumento graduale del numero di rate. Di conseguenza la dilazione potrà essere concessa fino:
• a 84 rate mensili per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
• a 96 per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
• a 108 per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.


Per i debiti di importo superiore a 120.000 euro, il contribuente (che ha attestato il suo stato di temporanea difficoltà) potrà richiedere fino ad un massimo di centoventi rate mensili, indipendentemente dalla data di presentazione della richiesta.


Per i debiti di importo fino a 120.000 euro le rate variano:
– da 85 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2025 e 2026;
– da 97 a un massimo di 120 rate mensili, per le richieste presentate negli anni 2027 e 2028;
– da 109 a un massimo di 120 rate mensili per le richieste presentate a decorrere dal 1° gennaio 2029.


La situazione di temporanea difficoltà dovrà essere provata:
• per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali tramite ISEE;
• per gli altri soggetti, in base all’indice di liquidità e al rapporto tra debito da rateizzare e quello residuo eventualmente già in rateazione e al valore della produzione.


Al riguardo dobbiamo attendere il decreto applicativo del MEF contenente tutte le specificazioni del caso.


DISCARICO AUTOMATICO.
È stato previsto il discarico automatico dei ruoli affidati all’ADER se sono decorsi 5 anni dal loro affidamento.
Sono escluse le cartelle i cui crediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del codice della crisi d’impresa.


Il discarico non comporta l’estinzione automatica del debito, tanto è che l’Ente creditore potrà:
• provvedere autonomamente alla riscossione del credito non prescritto;
• in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, riaffidarlo ad Agenzia delle entrate Riscossione.


Sull’azione di recupero dei crediti affidati ad ADER e su quella del discarico automatico è previsto il controllo del Ministero dell’economia e delle finanze che si aggiungerà a quello dell’Ente creditore, che potrà contestare all’agente della riscossione l’intervenuta decadenza o prescrizione del diritto di credito. L’ADER potrà definire la contestazione in via agevolata, pagando una somma pari ad un ottavo dell’importo del credito affidato oltre interessi (di un terzo in caso di mancata definizione agevolata o in assenza di ricorso alla Corte dei conti).