ASPIRANTI INSEGNANTI DI YOGA. INFORMAZIONI UTILI.

Ad oggi in Italia la legge non prevede un titolo di studi o professionale da conseguire per essere riconosciuto come insegnante di yoga. Questa disciplina, infatti, rientra tra le professioni non regolamentate, o meglio, tra quelle che non prevedono un ordine professionale di categoria con la relativa iscrizione obbligatoria. Pur trattandosi di una cosiddetta professione “aperta”, tuttavia l’insegnante di yoga non può esercitare detta professione in maniera assolutamente libera ed arbitraria. Esistono delle regole generali che devono essere rispettate a prescindere.
ASPETTI LEGALI E FISCALI
Ma gli aspetti legali da prendere in considerazione nello svolgimento di una attività sono molteplici, indipendentemente dal modo in cui si esercita (gratuitamente o a pagamento). Esisteranno sempre responsabilità direttamente conseguenti o connesse all’attività: età degli alunni, infortuni o lesioni, vendita non dichiarata di prodotti ecc..
COMPETENZA E FORMAZIONE
La maniera migliore per limitare possibili ed eventuali danni (soprattutto agli alunni o discepoli), è quella di garantire uno standard minimo di competenze e formazione agli insegnanti. Ad esempio la Legge 14 gennaio 2013 n. 4 (che disciplina tutte le professioni non regolamentate e le professioni non organizzate in ordini o collegi), stabilisce che le prestazioni di servizi o di opere a favore di terzi devono essere esercitate con trasparenza, con competenza e nel rispetto dei canoni deontologici. Prevede la nascita di associazioni di settore che sensibilizzino gli addetti ai lavori su queste tematiche e garantiscano corsi di formazione e preparazione adeguati. Inoltre prevede la possibilità di certificare le competenze attraverso le attestazioni UNI. Il 6 dicembre 2016, infatti, viene pubblicata la Norma UNI per gli insegnanti di Yoga. L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione ha specificato la norma tecnica, cioè la procedura che un Ente accreditato deve seguire al fine di verificare se un insegnante di Yoga è particolarmente qualificato. Alla fine del percorso, al professionista verrà rilasciato un certificato in cui si attesta che possiede i requisiti previsti dalla Norma UNI. È bene precisare che questo certificato non è obbligatorio.